SIGLATO L’ACCORDO TRA CAMERA CIVILE DI VITERBO E IL SOLE24ore SpA
Unico nel suo genere l’accordo sottoscritto l’11 luglio 2019 prevede una collaborazione costante nell’attività di formazione per gli avvocati promossa dalla Camera Civile di Viterbo e privilegi per i suoi iscritti che potranno usufruire di una condizione di maggiore favore pari al 25% in meno sui prodotti de “Il Sole 24ore” rispetto ai prezzi di listino.
L’accordo prevede anche la possibilità di pubblicare articoli di diritto su Diritto24, previa naturalmente valutazione della redazione del Gruppo24ore.
Grande risultato per tutto il Direttivo che riunitosi in Consiglio il 10 luglio scorso, presso Palazzo di Giustizia di Viterbo, ha deliberato unanimamente sull’opportunità della convenzione.
Un altro considerevole contributo per tutti i nostri associati, frutto del lavoro svolto in questi tre anni che vedranno la fine del mandato di questo Direttivo il prossimo settembre quando vi saranno le elezioni per il rinnovo delle cariche.
Read MoreCONVENGNO GDPR e trattamento dei dati personali nel rapporto di lavoro
L’incontro formativo dello scorso 16 maggio tenutosi presso il Tribunale di Viterbo ha ancora una volta confermato quanto sia oggi necessario confrontarsi con le diverse categorie di professionisti, in questo caso i consulenti del lavoro, e con il mondo del lavoro che oggi più che mai ha bisogno di rinnovarsi.
La competenza e l’esperienza diretta dei relatori coinvolti – l’ Avv. Giulia Escurolle (del Foro di Torino, Collaboratrice de Il Sole 24 ORE), l’ Avv. Gennaro Maria Amoruso (del Foro di Roma, esperto nella protezione dei dati personali, DPO della ASL di Viterbo) e l’ Arch.Amalia Verrengia (Responsabile Team Ispezione- Area Vigilanza – Ispettorato del Lavoro di Viterbo) – hanno senza dubbio mostrato l’opportunità che la normativa sul trattamento dei dati, così come recentemente introdotta, offre non solo al professionista che vuole stare al passo coi tempi ma anche al mondo imprenditoriale che vuole essere competitivo.L’appuntamento è stato ricco di contenuti trasversali dal piano ispettivo del Garante ai principi applicabili al trattamento dei dati, dall’accountability all’attività amministrativa e ispettiva dell’Ispettorato del lavoro in relazione agli strumenti di videosorveglianza.
Il tutto brillantemente moderato dall’ Avv. Matteo Moscioni – Presidente della Commissione Giuslavoristi della Camera Civile di Viterbo – che ha contribuito riportando anche alcuni casi giurisprudenziali.
Soddisfatta il Presidente, Avv. Rosita Ponticiello, ringrazia in primis i relatori tutti, l’Ordine degli Avvocati di Viterbo, l’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Viterbo, l’ANCL, Unindustria, ed Il Sole 24 ORE.
COMUNICATO STAMPA UNCC
Gli ultimi fatti di cronaca accaduti a Viterbo hanno riacceso i fari su una questione da sempre dibattuta che vede messo in discussione il ruolo dell’avvocato quale garante del diritto alla difesa di ogni cittadino e del diritto ad un giusto processo.
Il Consiglio Direttivo e tutta la Camera Civile di Viterbo ringraziano l’UNCC per il comunicato stampa che si allega
Avv. Rosita Ponticiello
Read MoreRiders: Corte d’Appello di Torino sentenza n. 26/2019
La Corte d’Appello di Torino con sentenza n. 26/2019 pubbl. il 04/02/2019 ha parzialmente accolto le richieste degli ex riders di Foodora.
Il lavoratore etero-organizzato, pur mantenendo la sua natura di autonomo, ha diritto, sotto il punto di vista retributivo e previdenziale, allo stesso trattamento dei lavoratori subordinati.
Ciò in virtù dell’art. 2 del D.lgs. 81/2015, secondo cui “dal 1° gennaio 2016, si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato anche ai rapporti di collaborazione che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro“.
Ne deriva che i raiders sono “un terzo genere”: lavoratori autonomi ma con qualche tutela da dipendente subordinato.
In allegato la Sentenza della Corte di Appello di Torino n. 26/2019
Read MoreMaster breve Diritto Bancario – Viterbo
Carissimi Colleghi,
con grande soddisfazione, il Direttivo della Camera Civile Vi informa del Master breve di diritto bancario che avrà inizio il 31 gennaio 2019 accreditato per n. 21 crediti formativi presso l’Ordine degli Avvocati di Viterbo.
Si allega locandina con dettaglio del programma e tutte le informazioni per l’iscrizione.
master breve diritto bancario – Viterbo
Come vedrete abbiamo previsto un costo vantaggioso per gli iscritti alla Camera Civile.
Vi ricordo che il Master è a numero chiuso e l’iscrizione avverrà secondo il criterio cronologico.
Certi che l’iniziativa trovi riscontro positivo
Cari saluti
Il Direttivo
Read MoreLa Corte Costituzionale interviene sul regime del licenziamento illegittimo nel Jobs Act
La Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo l’articolo 3, comma 1, del Decreto legislativo n.23/2015 sul contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, nella parte – non modificata dal successivo Decreto legge n.87/2018, cosiddetto “Decreto dignità” – che determina in modo rigido l’indennità spettante al lavoratore ingiustificatamente licenziato.
In particolare, la previsione di un’indennità crescente in ragione della sola anzianità di servizio del lavoratore è, secondo la Corte, contraria ai principi di ragionevolezza e di uguaglianza e contrasta con il diritto e la tutela del lavoro sanciti dagli articoli 4 e 35 della Costituzione.
La questione di legittimità era stata sollevata dal Tribunale del Lavoro di Roma, non per la tendenziale eliminazione della reintegrazione tra le tutele previste dal jobs act in ipotesi di licenziamento, ma proprio per le problematiche legate al meccanismo di quantificazione dell’indennizzo.
La questione si manifesta di notevole importanza e comporta la necessità di chiedersi quali siano gli effetti di tale caducazione sui licenziamenti già irrogati e sui contenziosi pendenti, e quale sia il perimetro di applicazione temporale.
Commissione Giuslavoristi
Il Presidente
Avv. Matteo Moscioni
Parere congruità e art. 636 c.p.c. – decreto Tribunale Roma 7.5.2018
L’ufficio studi del CNF ha diffuso una nota, a cura del suo vice presidente avv. Francesco Logrieco, sul contenuto del decreto del Tribunale di Roma del 7 maggio 2018 che ha rigettato la richiesta di emissione di decreto ingiuntivo, ritenendo di dover escludere l’applicabilità dell’art. 636 c.p.c. in relazione a compensi per attività professionale forense il cui ammontare non era stato previamente concordato con il cliente, in presenza di opinamento di parcella da parte del Consiglio dell’Ordine.
Scarica la nota del CNF del 13 giungo 2918
Read MoreGeneral Data Protection Regulation G.D.P.R.: vademecum per gli Avvocati. Entrata in vigore 25 maggio 2018
Pubblichiamo il vademecum curato dall’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati in materia di Protezione dei Dati Personali.
Si ricorda che il GDPR Regolamento Europeo 679/16 è in vigore dal 25 maggio 2018
Clicca qui: Vademecumprivacytriveneto2018
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I nuovi parametri forensi
Entrano in vigore oggi le modifiche ai parametri per la liquidazione dei compensi degli avvocati.
E’ quanto previsto dal decreto del Ministero della Giustizia 8 marzo 2018, n. 37, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 96 del 26 aprile.
Il nuovo decreto, che si intitola “Regolamento recante modifiche al decreto 10 marzo 2014, n. 55, concernente la determinazione dei parametri per la liquidazione dei compensi per la professione forense, ai sensi dell’articolo 13, comma 6, della legge 31 dicembre 2012, n. 247″, apporta alcune modifiche di rilievo alla disciplina dei parametri.
Le modifiche introdotte riguardano i parametri generali per i compensi giudiziali, l’attività penale, l’attività arbitrale, l’assistenza di più soggetti aventi la stessa posizione processuale o procedimentale, i giudizi dinanzi al Tar e al Consiglio di Stato, i procedimenti di mediazione e negoziazione assistita, l’attività stragiudiziale e il c.d. avvocato telematico.
Vediamo più da vicino le singole previsioni:
Parametri generali per i compensi in sede giudiziale
- Il giudice tiene conto dei valori medi di cui alle tabelle allegate, i quali, in applicazione dei parametri generali, possono essere aumentati di regola sino all’80 per cento o possono essere diminuiti in ogni caso non oltre il 50 per cento;
- per la fase istruttoria l’aumento è di regola fino al 100 per cento e la diminuzione in ogni caso non oltre il 70 per cento;
- avvocato telematico: il compenso determinato in base ai parametri generali è di regola ulteriormente aumentato del 30 per cento “quando gli atti depositati con modalità telematiche sono redatti con tecniche informatiche idonee ad agevolarne la consultazione o la fruizione e, in particolare, quando esse consentono la ricerca testuale all’interno dell’atto e dei documenti allegati, nonchè la navigazione all’interno dell’atto»;
- avvocato che assiste più soggetti aventi la stessa posizione processuale: il compenso unico può di regola essere aumentato per ogni soggetto oltre il primo nella misura del 30 per cento (anziché del 20), fino a un massimo di dieci soggetti, e del 10 per cento (anziché del 5) per ogni soggetto oltre i primi dieci, fino a un massimo di trenta (anziché di venti);
- quando la prestazione professionale nei confronti di più soggetti non comporta l’esame di specifiche e distinte questioni di fatto e di diritto, il compenso altrimenti liquidabile per l’assistenza di un solo soggetto è ridotto in misura non superiore al 30 per cento
Giudizi dinanzi al Tar e Consiglio di Stato: in caso di proposizione di motivi aggiunti il compenso relativo alla fase introduttiva del giudizio è di regola aumentato sino al 50 per cento
Procedimenti arbitrali rituali e irrituali: i compensi previsti dall’apposita tabella si applicano adesso a favore di ciascun arbitro e non più all’intero collegio.
Attività penale: queste le novità introdotte dal decreto:
a) elementi da valutare ai fini della liquidazione del compenso: è inserito “il numero degli atti da esaminare”, che va ad aggiungersi agli altri già previsti: le caratteristiche, l’urgenza e il pregio dell’attività, l’importanza, la natura, la complessità del procedimento, la gravità e il numero delle imputazioni, il numero e la complessità delle questioni giuridiche e di fatto trattate, i contrasti giurisprudenziali, l’autorità giudiziaria dinanzi alla si svolge la prestazione, la rilevanza patrimoniale, del numero dei documenti da esaminare;
b) il giudice tiene conto dei valori medi di cui alle tabelle allegate, i quali, in applicazione dei parametri generali, “possono essere aumentati di regola fino all’80 per cento, ovvero possono essere diminuiti in ogni cas non oltre il 50 per cento».
Avvocato che assiste più soggetti aventi la stessa posizione processuale o procedimentale
a) il compenso unico può di regola essere aumentato per ogni soggetto oltre il primo nella misura del 30 per cento (anziché del 20), fino a un massimo di dieci soggetti, e del 10 per cento (anziché del 5) per ogni soggetto oltre i primi dieci, fino a un massimo di trenta (anziché venti).
b) lo stesso criterio vale anche quando il numero dei soggetti (anziché delle parti) o delle imputazioni è incrementato per effetto di riunione di più procedimenti, dal momento della disposta riunione, e anche quando il professionista difende un singolo soggetto contro più soggetti (anziché “una parte contro più parti”), sempre che la prestazione non comporti l’esame di medesime situazioni di fatto o di diritto.
c) ferma l’identità di posizione procedimentale o processuale, quando la prestazione professionale non comporta l’esame di specifiche e distinte situazioni di fatto o di diritto in relazione ai diversi soggetti e in rapporto alle contestazioni, il compenso altrimenti liquidabile per l’assistenza di un solo soggetto è ridotto in misura non superiore al 30 per cento.
Attività stragiudiziali: il giudice tiene conto dei valori medi di cui alla apposita tabella allegata, i quali «possono essere aumentati di regola sino all’80 per cento, ovvero possono essere diminuiti in ogni caso in misura non superiore al 50 per cento».
Procedimenti di mediazione e negoziazione assistita: l’attività svolta dall’avvocato nella procedura di mediazione e di negoziazione assistita è di regola liquidata in base ai parametri previsti dalla nuova tabella appositamente inserita nel D.M. 55 (tabella 25-bis), che contempla tre fasi: attivazione, negoziazione e conciliazione.
Giudizi innanzi al Consiglio di Stato: è sostituita la tabella dei compensi, nella quale sono incrementati in modo sensibile i parametri riferiti alla fase decisionale.
FONTE: altalex.it
Read MoreI riders (Foodora) sono lavoratori autonomi perché non etero-organizzati.
Gentili Colleghi,
pongo alla V\s cortese attenzione la recente pronuncia del Tribunale di Torino, Sez. Lavoro, sul caso Foodora, la prima in Italia, la quale in materia giuslavoristica ha avuto un importante eco nazionale.
Sono state, infatti, pubblicate il 07/05/2018 le motivazioni del provvedimento con il quale il Giudice del Lavoro di Torino ha negato ai fattorini di Foodora (www.foodora.it) lo status di lavoratori subordinati.
Nello specifico, il Tribunale ha statuito che il rapporto di lavoro dei “riders” è caratterizzato dal fatto che “i ricorrenti non avevano l’obbligo di effettuare la prestazione lavorativa ed il datore di lavoro non aveva l’obbligo di riceverla”.
I riders potevano dare o non la propria disponibilità a lavorare (compenso € 5.60 lorde\ora) in una determinata fascia oraria.
Dall’altra parte, l’Azienda era libera di non recepire la disponibilità e di non chiamare il fattorino.
Pertanto, esclusa la subordinazione, sono state respinte tutte le domande che su tale accertamento si basavano.
Respinte anche le doglianze sulla violazione del codice della privacy.
In allegato troverete la sentenza per esteso.
Cari Saluti
Commissione Giuslavoristi
Il Presidente
Avv. Matteo Moscioni
Comunicazione Associati – Sentenza Tribunale di Torino caso Foodora – Avv. Matteo Moscioni
Sentenza Tribunale di Torino n. 778/2018 del 07/05/2018
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